Compositore. Figlio di un maestro di cappella di Matera, studiò a Napoli con F. Durante. Nel 1735 esordì a Roma con un Nerone, cui seguì un Adriano in Siria; soggiornò poi a Milano, Londra, Leida, Firenze e Bari, dove dal 1743 al '46 fu maestro di cappella in S. Nicola. Una svolta decisiva costituì per lui il passaggio, nel 1749, al servizio della corte francesizzante dell'infante don Filippo di Borbone (genero di Luigi xv) a Parma: qui si fece notare musicando due testi di Ch. Favart (La chercheuse d'esprit, tradotto in La semplice curiosa, e Ninette à la cour). Nel 1756 si trasferì a Parigi, ove debuttò l'anno seguente con Le peintre amoureux de son modèle, ottenendo grande successo. Dal 1761 direttore della musica alla Comédie Italienne, continuò a scrivere opéras-comiques fino al 1770, incoraggiato anche dagli enciclopedisti (soprattutto da Diderot) che con lui vedevano confutata la tesi rousseauiana della non musicabilità della lingua francese. La sua produzione teatrale comprende circa 40 lavori; ma il suo nome resta legato in particolar modo al genere dell'opéra-comique (oltre alle citate ebbero diffusione La fille mal gardée, L'isle des foux, Le milicien, Les deux chasseurs et la laitière, La clochette), cui egli conferì una dignità artistica fino allora sconosciuta e che arricchì inoltre di quell'elemento sentimentale sviluppato poi da Monsigny e Grétry.